sabato 12 gennaio 2008

Delitto ( sono guarito!!! )


Visto che per l'ultimo post sono stato sgridato di essere troppo prolisso, questa volta sarò breve (spero).

Quante volte avete pensato di commettere un Delitto?
di uccidere una persona?
E' un'idea che mi ha sempre affascinato.
Punterei su di una lama, o a mani nude.guardando la persona negli occhi, fino a cercare di cogliere il momento in cui la sua anima se ne esce dal corpo, fino a quando non è più.
Forse ci vorrebbe un pò di esperienza, quindi, reiterare il crimine: non è facile cogliere un momento così delicato... e poi, un momento è una sezione comunque divisibile: c'è un momento in cui la vittima sarebbe poco morta, ed una in cui sarebbe molto morta?
Insomma, credo di aver la predisposizione ad essere un Serial Killer.
La cosa che mi frena per non è solo una questione morale (anche perchè, in un atto di cinismo, potrei anche dire che ci sono vite che se non ci fossero forse sarebbe uguale, o meglio) .
Per buona parte mi preoccupa la responsabilità penale del gesto.

Se ammazzassi una persona, quanto mi spetterebbe? 8 anni di carcere? 10? se ne ammazzassi di più, forse l'ergastolo... e credo sia giusto: nessuno alla fine ha diritto di decidere il destino di un'altra vita ( compresa la Chiesa ed il suo opporsi all'eutanasia ).

Ma allora mi domando: perchè troviamo a piede libero certi pluriomicidi, che devono rispondere della vita di 100,1000 o quasi 100.000 morti? E non solo questi personaggi non vengono messi dietro le sbarre. Li vediamo dietro lo schermo di un televisore, a Porta a Porta, a fare comizi sulla necessità di un regime democratico in Iraq od in Afghanistan, od a pregare un Dio menefreghista ogni Domenica da un terrazzino che vedrei bene in Antartide.
Sono quelli che coprono le attività dell' 'ndrangheta, della mafia..
Sono quelli che hanno mandato soldati a morire ed hanno fatto uccidere civili innocenti.
Sono quelli che se ne fregano di ciò che succede in Somalia per questioni economiche.
Sono quelli che vietano l'utilizzo del preservativo in Africa per "motivazioni etiche divine".
Sono quelli della pena di morte.
Quelli che non proteggono i giornalisti che vogliono fare il loro lavoro, ma spesso fanno si che possano essere facili bersagli.
Sono quelle aziende che producono le armi.
Quelle che finanziano reggimi corrotti.
Le banche.
I produttori di petrolio che pur di non perdere un guadagno, boicottano ogni mezzo alternativo per produrre energia, uccidendoci di tumore e malattie respiratorie e cardiovascolari.
Le industri farmaceutiche con i loro ricatti economici e i loro effetti collaterali "ad hoc".
Sono quegli imprenditori responsabili delle morti bianche, che pur di risparmiare i loro soldi se ne fregano della vita di chi sfruttano.
E lo siamo anche noi, ogni volta che uscendo fuori casa, ce ne freghiamo di ciò che succede attorno a noi.

So che è un ragionamento da idealista. Ma prima o poi sarà la nostra generazione quella degli imprenditori, dei politici, e delle vittime.
E' davvero impossibile cambiare indirizzo a tutto questo?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo sia molto bello il modo in cui scrivi. A volte ti perdi nella demagogia e nella fantapolitica delle cose e delle persone. Mi chiedo quanto pensi al mondo che ti circonda e a quante cose valuti prima di vivere e basta. Ti ammiro molto perchè riesci a stupirmi con alcune tue frasi. Cmq non è difficile cambiare indirizzo a tutto questo: perchè l'indirizzo è quello che tu vuoi vedere. Sai molte volte il problema del mondo e delle cose parte dal punto dove noi fissiamo lo sguardo. Dove sono i nostri occhi, cosa fissano, cosa guardano. Perchè se è vero che un quadro può totalmente rapire il nostro cervello, allora è vero che noi viviamo secondo quello che guardiamo. Dove si posano i tuoi occhi Marco?! Dove si ferma il tuo cuore?! Lì è il tuo indirizzo, la tua casa...se vuoi veramente altro sposta un pò il tuo sguardo e vedrai quante cose non vedi!

P.S.: Partire dalla convinzione che non importa un cazzo a nessuno è offensivo e pretenzioso. Hai molte persone intorno che ti amano, non guardare solo quelle che ti chiamano bastardo. A meno che non sei il primo a chiamarti bastardo, il primo a non fregartene di te, il primo a guardarti nel senso sbagliato e a proiettare tutto ciò sugli altri, ricorda a volte è il punto di vista che è sbagliato...non potrebbe essere forse che guardi all'esterno ciò che al tuo interno tuo non ami?

Un abbraccio da un amico che ti trova affascinante e veramente particolare. SGUARDO2008

Marco ( Mr. No ) ha detto...

Oggi ho ricevuto un regalo bellissimo.
Ero in macchina, e mi stavo annoiando in anticipo al pensiero di tornare a lavoro, quando la strada stessa che mi avrebbe portato al mattatoio mi ha fatto una sorpresa:
l'acquazzone, le macchine con i fari accesi e le luci dei lampioni nell'ombra serale hanno trasformato l'asfalto in un universo impressionista magnifico, un mondo capovolto di colori vivi e melodici che mi han dato una gioia durata fino ad ora.
Le macchine odiate, i fari aggressivi, le luci tristi si sono ritrovate in fratelli gemelli di un mondo d' acqua dai colori cromati, dalle forme lunghe e prive di contorno, di peso, ballerine.

Ecco quello che vorrei sapere vedere, e che odio di me:
l'aspetto reale dietro quello fittizio che la mente ci vuole offrire,trito e ritrito dallo stereotipo.
Vorrei poter andare sempre un passo più in là dietro il tendone dell'abitudine, e godere del magnifico che risiede dietro ognuno di noi.
E magari riuscire a vedere qual'è il colore della mia anima.

chiara ha detto...

Ancor prima dell'inizio tutto era energia...colore...
In principio la vita dell'uomo era regolata da due eventi naturali: il giorno e la notte.
Non c'erano ticchettii di orologi, ma solo luce e buio...giallo e blu.
Non c'erano costruzioni artificiali, ma solo distese naturali...verde...dove l'uomo poteva nascondersi e sopravvivere. Non c'erano piatti prelibati o Chef per gran galà, ma solo caccia e lotta....rosso...come il sangue, simbolo di conquista e possesso. Giallo...blu...verde...rosso...l'uomo vive immerso nei colori da sempre!
Perché i colori fanno parte del nostro mondo, sono legati alla luce e alla vita, sono energia allo stato puro che interagisce continuamente con noi, che ne siamo consapevoli oppure no!
Ma se mi soffermo un attimo e poso lo sguardo sul presente io vedo come colori preponderanti il grigio dell'asfalto che copre e nasconde il verde dei prati, i fumi e i vapori chimici industriali che anneriscono l'azzurro del cielo, la marea nera di nafta e sostanze tossiche che intorpidiscono le acque, partendo dal bagnasciuga e perdendosi oltre l'orizzonte.
In questo mondo scolorito e sbiadito, opaco e intristito, vince l'apparenza sull'essere, la competitività sulla collaborazione, la ricerca dell' estremo sulla semplicità, la guerra sulla pace e sull'amore, la cerebralità sull' istinto.
E' come se inconsciamente l'uomo avesse costruito un nuovo mondo dove poter sopravvivere senza sentire né il dolore, né il piacere e negare a se stessi emozioni profonde.
La ripresa di contatto con il mondo dei colori credo che possa aiutare l'uomo a recuperare la sua umanità, risvegliando il "percepire" e recuperando la gioia di vivere!

Il colore travolge i sensi...delicatamente come un abbraccio oppure impetuosamente come una tempesta...e così comincia un viaggio dentro se stessi.

..ora credo che la mia anima sia trasparente..si lascia trasportare dagli eventi e dalle cose..
Ma colorarla sta a noi..
Prendiamo un pennello tesoro e iniziamo a colorarci l'anima del colore che ci fa sentire più vivi!

Un abbraccio tenero tenero..

Marco ( Mr. No ) ha detto...

Ci sarà un giorno, non tanto lontano, in cui saremo noi i politici, gli industriali che governeranno questo paese. o semplicemente, il panetterie del paese o il calzolaio. Il futuro dipende da noi... potremmo essere l'ultima generazione a decidere se colorarlo, o cancellarlo...