venerdì 18 luglio 2008

Perline

Una ad una, si sono fatte infilare lungo il filo di rame.

Rosa alcune, gialle altre, nere, verdi.

Si sono ammassate su quel filo, creando un ordine armonico dal caos della scatoletta dove prima si trovavano.

Ora fanno parte di un piccolo albero colorato.

È stato facile. Qualche ora di pazienza, un paio di film per farmi compagna.


Ogni vita è composta di perline colorate. Si spera sempre che quelle nere siano poche, quelle rosa, gialle, verdi ed azzurre tante. Una o due viola. Qualcuno le preferirebbe tutte bianche.

Arriviamo quel punto della nostra vita in cui però, filo di rame in mano, non sappiamo cavarne un alberello, una spilletta, un fiore.

Non sappiamo dare un senso a tutto quello che è accaduto, scegliere tra i vari colori per dare una priorità che sembra necessaria.

Fuori il vento soffia forte, spinge la finestra, la apre, sposta perle e carte.

Un tarocco scivola a terra. La Morte.

È tempo di cambiare, e noi non sappiamo dove andare.

Non sappiamo nemmeno dove il Fuori voglia andare.

Ci sediamo, piangendo e guardando il vuoto.

Qualcuno riesce a farlo fino all'ultimo giorno della sua vita.


Un alberello non è un solo filo di rame.

Molte perle, molti fili.

Ogni tanto qualcuno si spezza, mentre ne chiudiamo le anse.

A volte qualcuno spicca più degli altri, per la sua armonia.

Anche se molti alberelli sono ammassi caotici.

A volte un rametto non è stato chiuso a dovere, ed alla prima pioggia, le perline cadono una dopo l'altra a terra. E nessuno le raccoglierà più.

Si perderanno nel fango, nell'erba, qualche uccellino le ingoierà.


Sono due ore che aspetto, filo nella destra, due perline rosa nella sinistra.

Quelle nere hanno trovato il loro giusto posto, quelle gialle e quelle azzurre di recente si sono diradate.

E queste due, attendono fredde di essere appese ad un ricordo.

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